Sono due stuzzicanti cibi di strada che ancora oggi sono presenti nelle bancarelle decorate con pitture a tema cavalleresco durante le feste di paese.
La calìa altro non è che ceci tostati e salati preparati al momento dal “caliaru”, mentre a simenza sono semi di zucca trattati allo stesso modo.
Un tempo “u caliaru” e “u simenzaru”, cioè coloro che vendevano calia o semenza o entrambe le cose, poneva nel “coppu” (cono ricavato arrotolando un grande foglio di carta chiuso alla base), il gustoso misto e si sgranocchiava passeggiando, un passatempo di origine araba comunissimo in tutto il Medio Oriente così come la stessa tecnica della caliatura.