In Sicilia esiste un’ape molto particolare: l’ape nera sicula.
Questo esemplare era quasi estinto, alla fine degli anni ’80, grazie agli studi di un entemologo e docente dell’università di Palermo, Pietro Genduso riuscì a salvarla.
Il Prof. Genduso, trasferì le proprie conoscenze ad un suo studente Carlo Amodeo, (dal 2008 fondatore dello Slow Food) il quale decise di diventare un apicoltore di professione e, portò in isolamento le famiglie di api trovate nella terra di un anziano apicoltore di Carini (PA) in quattro isole della Sicilia, Ustica, Alicudi, Filicudi e Vulcano per farle riprodurre in purezza
La prima caratteristica di queste api è quella di avere un addome molto scuro con una peluria giallastra e le ali più piccole delle altre, simili morfologicamente alle api nere africane. E’ un insetto docile tanto che permette di effettuare le operazioni di smielatura a mani nude.
A differenze delle altre api, riescono a produrre miele sia in inverno (quello di Carrubo, Nespolo e Mandorlo) sia in estate.
Cosa interessante è che sono diventate immuni ai cambiamenti climatici, più resistenti alle temperature estreme, ai parassiti, ai pesticidi e consuma meno miele rispetto ad altre api.
Il miele viene solitamente estratto a freddo, il gusto è simile agli altri, ma possiede un alto contenuto di polifenoli ed antiossidanti.